INVECCHIAMENTO E MICROBIOTA: COSA SUCCEDE QUANDO PASSANO GLI ANNI?

Il tempo plasma il nostro microbiota

Panta rei. Tutto scorre. Tutto cambia. Tutto evolve. Come potete immaginare, questa massima filosofica si può benissimo applicare anche al nostro microbiota intestinale, le cui caratteristiche cambiano con il passare del tempo.
Da quando nasciamo, i batteri che popolano il nostro intestino vengono influenzati da una miriade di fattori diversi: il modo con cui siamo venuti al mondo, il tipo di allattamento, le nostre allergie, gli antibiotici che abbiamo preso, ma anche gli animali domestici che hanno zampettato attorno alla culla e la quantità di tempo passata a giocare all’aperto. Via via che cresciamo e diventiamo adulti, il microbiota intestinale cresce con noi e cambia in base al nostro stile di vita, alle nostre abitudini alimentari e alla nostra attività fisica.
Giunti alla soglia dei 60 anni, il nostro microbiota intestinale risulta completamente differente dal microbiota con cui siamo nati e cresciuti: non solo appare meno ricco e variegato ma, con il passare del tempo, perde quelle popolazioni di batteri benefici (i batteri probiotici che ben conosciamo) come i Lactobacillus e i Bifidobacterium. Una minor variabilità significa anche una maggior vulnerabilità agli effetti negativi della disbiosi: non è raro quindi riscontrare, con l’avanzare dell’età, l’accumularsi di batteri opportunisti come gli Enterobacteria, pronti fare danno in situazioni di stress per il nostro intestino.
Parlando quindi degli anni in cui capelli grigi, acciacchi vari e maglioncini di flanella iniziano a farla da padrona, vediamo insieme quali aspetti della vita dei nostri nonni possono influenzare il loro microbiota.