Grassi: non sono tutti cattivi
Tra tutti i macronutrienti, i grassi hanno il maggior apporto calorico per grammo, e se dosati nel giusto modo giocano un ruolo fondamentale per il nostro benessere e la nostra salute.
Sono troppe le persone che si preoccupano eccessivamente per questo macronutriente, invece così necessario per il nostro organismo, al punto tale da bandirlo completamente dalla propria alimentazione. Questa crociata contro i grassi può riservare spiacevoli insidie: le diete eccessivamente povere in grassi, infatti, sono spesso carenti in micronutrienti fondamentali e al contrario ricche di alimenti eccessivamente processati e zuccheri raffinati… insomma, dalla padella alla brace!
Ci sono tre grandi famiglie di grassi: saturi, monoinsaturi e polinsaturi (di cui fanno parte gli omega 3,6 e 9). I grassi insaturi sono generalmente considerati benefici per il nostro benessere, hanno proprietà antinfiammatorie e ci aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. I grassi saturi sono stati in parte riabilitati dall’essere il male assoluto, ma il loro consumo deve essere limitato e bilanciato.
Al posto di bandire tutti i grassi nel loro insieme, basta prestare un po’ attenzione a quali e quanti ne mettiamo nel nostro piatto. I grassi saturi abbondano in carne rossa e prodotti caseari ma anche in alcuni olii vegetali come l’olio di cocco e di palma, tutti alimenti che vanno perciò assunti con moderazione. Olii vegetali di qualità superiore, come l’olio d’oliva, sono ricchi di grassi monoinsaturi, e pesci come salmone, trota, sardine e aringhe sono un’ottima fonte di grassi polinsaturi.
I grassi che assumiamo con la dieta vanno a supportare, tra le altre cose, anche le nostre funzioni cognitive: il nostro cervello è composto per il 60% da lipidi e ogni nervo nel nostro corpo è circondato da una guaina isolante, la guaina mielinica, costituita anch’essa da lipidi.