L’obiettivo è testare il grado di protezione raggiunto dai soggetti che hanno ricevuto la seconda dose del vaccino.
Il test è utile a:
- Determinare e monitorare la risposta immunitaria al vaccino.
- Valutare il livello anticorpale dei pazienti venuti a contatto con il virus.
Dosaggio degli anticorpi SARS-COV2 IgG contro la proteina SPIKE del Virus.
Il livello e la durata nel tempo dell’immunità protettiva acquisita o tramite vaccinazione o in pazienti venuti a contatto naturalmente con il virus sono argomenti di grande interesse. SARS-CoV-2, precedentemente chiamato 2019-nCoV, è un betacoronavirus. E’ un virus dotato di pericapside e quattro proteine strutturali: proteina spike (S), proteina di membrana (M), proteina del pericapside (E) e proteina del nucleocapside (N). Tra le 4 proteine strutturali del coronavirus, la proteina spike (S) e la proteina del nucleocapside (N) sono i principali immunogeni. In particolare, la proteina S è un importante antigene protettivo che attiva anticorpi neutralizzanti (nAb) altamente potenti, svolge un ruolo essenziale nel legame, nella fusione, nell’ingresso e nella trasmissione virali. La proteina S consente l’ingresso del virus nelle cellule ospiti, prima legandosi a un recettore ospite tramite il sito legante il recettore (RBD, Receptor-Binding Domain) nella subunità S1 e in seguito fondendo le membrane virali e delle cellule ospiti tramite la subunità S2. SARS-CoV-2 riconosce ACE2 quale recettore nella cellula ospite per legare la proteina S virale.
La proteina S attiva anticorpi neutralizzanti (nAb) in grado di impedire a un agente infettivo (ad esempio un virus) di infettare una cellula neutralizzando o inibendo il suo effetto biologico. L’RBD all’interno della sottounità S1 è il target principale dei nAb SARS-CoV. Questi nAb possono interrompere l’interazione tra RBD e il suo recettore ACE2. Pertanto, il livello di anticorpi IgG SARS-CoV-2 S-RBD nel siero o nel plasma umano è correlato alle risposte immunitarie protettive nei soggetti guariti dall’infezione da SARS-CoV-2 e riflette inoltre l’immunità di gruppo a livello di popolazione, fornendo informazioni per la gestione clinica dei pazienti con infezione da COVID-19 pregressa o in corso. Quindi, è fondamentale definire RBD nella proteina S di SARS-CoV-2 quale target principale per lo sviluppo di inibitori del virus, per gli anticorpi neutralizzanti e per i vaccini.