Alimentazione e prevenzione: Carcinoma Colon-rettale

Adottare un’alimentazione corretta durante il corso della vita ci permette di poter contrastare gli effetti dell’invecchiamento e l’insorgere di molte patologie.

La salute, dunque, inizia mangiando correttamente.

L’educazione alimentare, acquisita fin dall’infanzia e mantenuta poi nell’età adulta, associata ad una regolare attività fisica, permettono di poter ridurre il rischio d’insorgenza di gravi patologie quali obesità, malattie cardiache, diabete, osteoporosi, ipertensione arteriosa, ed anche alcuni tipi di tumore.

Il World Cancer Research Fund – Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF)  da anni si occupa di studiare come dieta, peso e attività fisica influiscano sul rischio di sviluppare un tumore. E’ stato pubblicato un decalogo  di indicazioni che, se seguite, nell’insieme possono ridurre il rischio di sviluppare un cancro nel corso della vita. Da ciò emerge come lo stile di vita e le adeguate scelte alimentari siano il presupposto per il miglioramento e il mantenimento di una buona qualità di vita.

Il cancro è una delle principali cause di morte nei paesi più o meno economicamente sviluppati. Particolarmente interessante è il caso del carcinoma del colon-retto (CRC), tumore a maggiore insorgenza nella popolazione italiana. Tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone mentre tra le donne al secondo posto, preceduto dalla mammella, con il 12%, secondo i dati forniti da Aiom (I numeri del cancro in Italia del 2019).

Il CRC è una malattia abbastanza eterogenea. Meno del 10% dei pazienti ha una predisposizione ereditaria. Fino al 25% dei casi hanno una storia familiare. Casi in cui il tumore compare “sporadicamente” rappresentano la stragrande maggioranza, circa 85-90 % e si manifestano in persone che non presentano fattori di rischio ereditari, anche se i meccanismi genetici coinvolti si sovrappongono a quelli delle forme ereditarie.

Ad oggi una crescente evidenza scientifica ha definito quelle che sono le cause che concorrono a determinare il carcinoma colon-rettale e tra esse ne sono state individuate alcune legate alla dieta e all’alimentazione, altre genetiche, e altre di tipo non ereditario.

Diversi studi confermano che una dieta ad alto contenuto di calorie, ricca di grassi animali e proteine (che provoca a sua volta il rilascio nell’intestino di grandi quantità di acidi biliari) e povera di fibre, è associata a un aumento dei tumori intestinali.

In particolare, è emerso come la carne rossa può stimolare la secrezione di insulina endogena. Altre ipotesi rilevanti sono che la carne rossa è una delle principali fonti di grassi totali o saturi, ferro eme, o amine eterocicliche cancerogene; viceversa, diete ricche di fibre (cioè caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali) sembrano avere un ruolo protettivo. L’effetto protettivo delle fibre è stato ipotizzato in seguito alla constatazione della relativa rarità dei tumori colon-rettali in popolazioni africane. Le fibre infatti hanno la capacità di diluire o adsorbire cancerogeni fecali, modularne il tempo di transito nel colon, alterare il metabolismo degli acidi biliari, ridurre il pH del colon, o aumentare la produzione di acidi grassi a catena corta e ciò determina un’incidenza di carcinoma del colon-retto ridotta del 40%-50% circa.

Vi sono diversi fattori che sembrano essere importanti per proteggere dal rischio di insorgenza del cancro e altri aumentarne. Tra i fattori protettivi vi sono il CALCIO, la VITAMINA D, VITAMINE DEL GRUPPO B, in particolare acido folico e vitamina B6 e anche alcuni farmaci, quali anti-infiammatori non steroidei, terapie ormonali sostitutive nelle donne in menopausa ed aspirina, hanno la capacità di ridurre il rischio di insorgenza della malattia.

Per quanto riguarda lo stile di vita, è emerso che il consumo eccessivo di alcool, fumo e mancata attività fisica, incrementano il rischio di cancro.

Alla luce di quanto detto, sarebbe opportuno che ogni individuo applicasse uno stile di vita sano e controllato, prestando attenzione soprattutto all’alimentazione, diminuendo l’apporto di carne e aumentando le quantità di frutta e vegetali e adottare ciò che prevede la Dieta Mediterranea.

Alcuni consigli:

  • Scegli frutta e verdura di stagione e cereali integrali. Contengono vitamine, minerali, fibre e antiossidanti che possono svolgere un ruolo nella prevenzione del cancro. Scegli una varietà di frutta e verdura in modo da ottenere una vasta gamma di vitamine e sostanze nutritive.
  • Modera gli alcolici, se non eliminarli del tutto.
  • Smetti di fumare.
  • Fai attività fisica quasi tutti i giorni della settimana. 30 minuti di allenamento nella maggior parte dei giorni.
  • Mantieni un peso sano. Se hai un peso sano, lavora per mantenere il tuo peso combinando una dieta sana con esercizio quotidiano. Se hai bisogno di perdere perso, concorda con il tuo nutrizionista o medico come raggiungere il tuo obiettivo.References:1. Roberto Labianca, Giordano D. Beretta: Colon cancer. Critical Reviews in Oncology/Hematology 74 (2010) 106–133 2. https://www.wcrf.org/dietandcancer/cancer-prevention-recommendations

    3. World Cancer Research Fund / American Institute for Cancer Research. Food, Nutrition, Physical Activity, and the Prevention of Cancer: a Global Perspective. Washington DC: AICR, 2007

    4. Aiom I numeri del cancro in Italia 2019, Intermedia Editore

    5. Andrew T. Chan and Edward L. Giovannucci: Primary Prevention of Colorectal Cancer Gastroenterology.2010June;138(6):2029–2043.e10doi:10.1053/j.gastro.2010.01.057.

    6. Marshall JR. Prevention of colorectal cancer: diet, chemoprevention and lifestyle. Gastroenterol Clin North Am 2008; 37:73-82 7. https://www.mayoclinic.org/

Dott.ssa Montemagno Stefania

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